Suoni E Colori III – II Appuntamento – Messa in Sol di Schubert


Dopo il fortunatissimo concerto di debutto della Terza edizione di Suoni e Colori, l’Orchestra Corelli è di nuovo in scena a Cesena con una bellissima Messa di Schubert per il secondo appuntamento della Rassegna.
Venerdì 30 Gennaio 2015 – ore 21.00
Chiesa di Santa Maria dei Servi, Cesena
Orchestra Arcangelo Corelli
Coro Accademia Musicaesena

 

SOPRANO: JULIANA DOS SANTOS CATAPRETAS

TENORE: DAVIDE CAMORANI

BASSO: DECIO BIAVATI

DIRETTORE: SILVIA BIASINI

 

Programma:

F. Schubert – Messa in Sol D 167

Davide Caprelli – Tra pietra e cielo

Davide Caprelli – Acheropita

Davide Caprelli – Quia malum, Deus est

QUALCOSA SUL PROGRAMMA

Pagina di incredibile espressività, la Messa fu scritta dal grande compositore austriaco a soli 18 anni, ma rivela già i caratteri che andranno a fondare il suo straordinario repertorio successivo. La sua struttura, divisa in sei parti fondamentali, denota fin dal primo movimento del Kyrie una particolare attenzione per l’aspetto vocale, per poi condurre la scrittura ad un Credo di assoluta intensità, e approdare ad un Benedictus squisitamente ricamato sulle voci dei solisti, che giocano tra loro come in un canto d’amore. L’ultima parte della Messa, quella dell’Agnus Dei, impone un’atmosfera ben più solenne: è qui che Schubert tocca vertici inattesi, entrando a buon diritto nell’alveo dei grandi compositori di Messe, e non solo di epoca romantica.

La seconda parte del concerto vede protagoniste le partiture originali di un giovane talento dei giorni nostri, il compositore cesenate Davide Caprelli, già conosciuto a livello internazionale per i suoi prestigiosi lavori, scritti per realtà quali RAI (i suoi brani sono stati utilizzati in varie puntate di Ulisse, Chi l’ha Visto, Cronache Animali, Linea Blu, Geo&geo.), Gazzetta dello Sport (sua la colonna sonora per la collana in 12 DVD dedicata ad Ayrton Senna), i Teatri Eliseo e Le Maschere di Roma. Caprelli vanta ben 4 Global Music Awards, e recentemente ha iniziato a dedicarsi alla scrittura di biografie, a partire dal libro “Lenny Kravitz: God Is Love”.

Le musiche di Caprelli rimandano a suggestioni forti, che traspaiono già dai titoli, a partire da “Tra Pietra e Cielo”, brano edito da RAI Trade Spa per il documentario “I figli dell’Ararat” e dedicato al genocidio armeno, di cui il prossimo 24 aprile ricorre il centesimo anniversario. “Acheropita”, che in bizantino significa “non fatto da mano umana”, è un omaggio spirituale alla memoria del professore e collega Stefano Salvi, recentemente scomparso. Infine l’inquieto e ostinato “Quia Malum, Deus Est” è ispirato alle lettere sul dolore di Emmanuel Mounier, che aprono un varco nel concetto della sofferenza umana come necessario strumento di conoscenza ed elevazione.