Come promesso, eccoci qui, entrati a sbirciare di soppiatto per voi le losche trame del backstage di questo attesissimo Elisir, di cui si va perfezionando la formula per mano di un gruppo di giovani alchimisti altrimenti detti “artisti”.
A capo del manipolo vi è tale Simone Marzocchi: attore, scrittore, cantautore, musicista e, non ultimo, regista di prose teatrali. Eccentrico, talentuoso, inarrestabile, di lui conosciamo le esilaranti gag comiche portate in scena nei più malfamati angoli rivieraschi come sui più prestigiosi palcoscenici della provincia, in cui si è prodigato nei panni di un numero imprecisato di personaggi più o meno raccomandabili.
Ci affacciamo con rispetto e con la dovuta circospezione alla sua personalissima officina dei sogni, tra piantine, righelli, ampolle e alambicchi, per carpire la ricetta segreta di questo suo Elisir.
Troppo facile? Certo: sarebbe troppo facile. Un vero Maestro non svela mai l’ingrediente segreto della sua opera madre!
Marzocchi tace e ci fa strada verso un’aia rigogliosa: è lì che dobbiamo cercare, ci dice, per cogliere appieno l’essenza di questo Elisir.
“…La fitta e morbida trama conduce insieme tutti i sensi in un’esplosione di piacere unita ad una persistente ed elegante sensazione di energia. Sentori di erba verde estiva e fieno. Grande profondità di note fragranti e sempre vive che danno molta piacevolezza di beva”.
…E allora, in alto i calici!
Lasciamo il regista all’opera con i suoi personaggi giovani e brillanti: Nemorino (Gilberto Mulargia), Adina (Giorgia Paci), il Dottor Dulcamara (Giuseppe Zema), Belcore (Giacomo Contro) e Giannetta (Giada Bastoni), e prepariamoci a gustare il più esilarante, fresco, ammaliante degli Elisir.
Continuate a seguirci su queste pagine per la ricetta completa: la formula fin qui perfezionata dai nostri alchemici artisti è già a dir poco inebriante!