«Io mi sono obbligato a mettere in musica un poema entro quattordici giorni. Concedo a te una settimana per apparecchiarmelo; vediamo chi ha più coraggio di noi due. Bada bene, amico mio, che abbiamo una prima donna tedesca, un tenore che balbetta, un buffo che ha voce da capretto, un basso francese, e che val poco, eppure dobbiamo farci onore… Caro Romani, coraggio e avanti».
Con queste poche righe il trentacinquenne Gaetano Donizetti si raccomandava, con un tono tra il sarcastico e l’angosciato, al suo librettista Felice Romani, destinatario dell’ingrato –disperato- compito di mettere in versi un’opera a tempo record.
Il risultato vide la luce sotto il nome di “L’Elisir d’Amore”, e contro tutte le aspettative di quella tormentata vigilia, seppe guadagnarsi in poco tempo la fama di autentico gioiello del genere buffo: quello che avrete la fortuna di poter ascoltare, vedere e vivere nella cornice antica e suggestiva delle sontuose mura settecentesche di Villa Sorra. Il 5 luglio il Giardino Romantico della Villa si convertirà nel regno della comicità al suono dei deliziosi versi d’amore donizettiani, capaci come pochi altri di fondere pathos, malinconia e riso in una straordinaria, inebriante alchimia, magica almeno quanto l’Elisir di cui la storia narra.
Noi della Corelli abbiamo fatto una scommessa che vi riguarda tutti: specialmente voi, i meno avvezzi al genere lirico (guardate che tanto vi riconosciamo, Ndr). Sì, voi, che arriverete lì un po’ titubanti, quasi timorosi che la cosa non faccia al caso vostro. Voi che sarete trascinati a forza dalla fidanzata, vittima dell’amore per le romanticherie. Voi, con la suocera nostalgica che preme per essere portata a vedere l’opera. Voi, che avete i bimbi che si annoiano e vogliono incontrare gli amichetti, e magari vi lascerete convincere pensando che potrete approfittarne per trascorrere qualche ora in compagnia di altri genitori come voi e liberi dai figli, che lascerete a scorrazzare nell’erba.
Seducendovi con la scusa del piacevole clima estivo, della bella cornice, di un bicchierino sotto le stelle, di una serata quantomeno diversa dal solito, noi della Corelli non solo vi porteremo tutti all’opera, ma ve la faremo amare.
“Spacciatori d’amore” potrebbe essere l’ideale nome in codice di questa operazione speciale, ormai non più tanto segreta. Si tratta anzi di una missione dichiarata! La posta in gioco è alta, perché in gioco ci siamo tutti noi, convinti dell’universalità di un linguaggio che, se ben parlato, sarà capace di travalicare i confini dell’accademismo per arrivarvi dritto al cuore. Abbiamo tra le mani un testo che già di per sé si presta alle più avvincenti riletture, e non vediamo l’ora di metterci all’opera nel grande cantiere dei sogni del nostro backstage!
Gli ingredienti di questo Elisir –cominciate a prender nota- saranno: mirabile sagacia, portentosa freschezza, incomparabile humor. Per le quantità andiamo ad occhio, e in ogni caso è vietato lesinare! Sulle procedure di preparazione, un po’ di pazienza, prego: il tutto vi verrà rivelato nel corso dell’esperimento, se avrete l’accortezza di seguirci su queste pagine nell’arco del mese a venire.
Il risultato è garantito: la vicenda amorosa di Adina e Nemorino vi porterà ad assaporare le vette della comicità e a stupirvi di qualche inattesa lacrima, che si insinuerà furtiva nel contrappunto comico dell’avvincente storia, per farvi scoprire che, in fin dei conti, non c’era bisogno di essere dei melomani per riuscire ad amare quest’opera.
Ci scommette il regista, Simone Marzocchi, già musicista, compositore e didatta, e già abituato a sognare e a fare più bella la realtà attraverso i suoi preziosi esperimenti creativi. Ci scommette il maestro concertatore, Jacopo Rivani, giovane instancabile bacchetta dell’Orchestra Corelli, con un tale pallino per l’opera che potreste sentirlo cantare a memoria le parti di tutti i protagonisti (per farlo, però, dovete prima chiedere di essere ammessi come uditori alle nostre prove orchestrali: il candidato ideale è motivato, composto e silenzioso, Ndr). Ci scommette tutto il cast, ormai ufficializzato: tutti giovani, di un talento e di una freschezza rari, e impazienti di salire su questo meraviglioso palcoscenico. Ci scommettono il direttore di produzione, il grafico e l’ufficio stampa, nelle persone di Giulia Paniccia, Luca Gatti e Gemma Galfano, che tra piani di lavoro, bozze di locandine e fiumi di comunicati lancio sono già ebbri di Elisir, e pare che non intendano smettere. Ci scommette tutta l’Orchestra Corelli, che torna ospite a Villa Sorra con una tra le più celebri ed amate pagine dell’opera buffa: un testo che per intelligenza e modernità, non passerà mai di moda.
Seguite i preparativi dell’Elisir nel nostro laboratorio alchemico: in queste pagine potrete scoprire passo dopo passo tutte le fasi della lavorazione. E per venire a gustarlo, non perdetevi il biglietto! Sempre qui, tra queste pagine, troverete le indicazioni per assicurarvi il vostro posto in prima fila al debutto del portentoso Elisir d’Amore.